Napoli.Inaugurazione dell’anno giudiziario. Gli avvocati in manette, protestano


Napoli. L’inaugurazione dell’anno giudiziario si apre nella splendida cornice della Sala dei Baroni del Maschio Angioino, storico castello e simbolo della città partenopea. Un momento importante di raccordo tra gli operatori della Giustizia e opportunità di confronto con la cittadinanza sugli esisti del lavoro svolto durante l’anno precedente.

Un susseguirsi di riflessioni e analisi sui dati del sistema giustizia locale hanno fatto da sfondo alle considerazioni sulle questioni più importanti che interessano gli attori del sistema giudiziario italiano: dai numeri si evidenzia la diminuzione del contenzioso nel settore civile e si registra un sensibile affievolimento nella commissione dei reati. Si sono alternati poi gli interventi dei principali esponenti del pianeta Giustizia: tra tutti, interessante la proposta del Procuratore Generale della Repubblica, dott. Luigi Riello, di redigere una proposta di riforma del processo penale di concerto con gli avvocati.

Non è mancato il saluto allo scomparso e compianto Aldo Cafiero da parte dei rappresentanti del sistema giudiziario locale che hanno commemorato con parole commosse uno dei testimoni più illustri dell’avvocatura partenopea.

La protesta degli avvocati napoletani.

Le toghe – in polemica da mesi sul tema “prescrizione” – hanno sfilato in manette. Alla provocazione, ha fatto seguito il discorso di Antonio Tafuri, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli che ha lanciato pesanti accuse al legislatore per gli ultimi interventi legislativi, lesivi dei diritti dei cittadini, in ultimo la riforma Bonafede, al centro di accese polemiche da mesi da parte dell’intera avvocatura nazionale. Al termine, gli avvocati hanno lasciato silenziosamente l’aula.

Redazione

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