Crac della Banca Popolare di Bari: oltre mille risparmiatori richiedono il risarcimento dei danni


Giovedì è iniziato a Bari il processo a carico di Marco e Gianluca Jacobini, rispettivamente ex Presidente del CDA della BPB dal 17 aprile 2011 ed​ ex Vice Direttore Generale e Condirettore della BPB accusati​ dalla Procura di Bari di false comunicazioni sociali relative agli anni ​ 2014 e 2018, falso in bilancio​ per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 , falso in prospetto per gli aumenti di capitale 2014 e 2015 ed ostacolo alla Vigilanza, come da Decreto da citazione a giudizio immediato.
Tanti, tantissimi gli​avvocati di tutto il centro e sud Italia accalcati dinanzi al Tribunale per entrare e per poter depositare le richieste di risarcimento danni agli​ imputati ed alla Banca, quale responsabile civile.
Gli Avv.Ti Monica Mandico dello studio legale Mandico & Partners e l’Avv.to Maria Teresa De Bottis dello studio legale De Bottis & Partners ​ in rappresentanza degli associati​ Adusbef,​ sono riusciti​ a depositare gli atti​ negli interessi dei loro rispettivi assistiti.

Avv. Monica Mandico

L’udienza è stata sospesa e rinviata al 24 settembre p.v. e si terrà​ p/o l’aula bunker di BITONTO per​ motivi di sicurezza e per consentire alla stragrande platea di avvocati che rappresentano oltre 1.000,00 azionisti​ di depositare gli atti.
Abbiamo già vinto la prima battaglia presso l’arbitro delle controversie finanziarie – afferma l’avv Mandico presidente dellA.T.C.I. – e ora dobbiamo combattere contro un managment bancario inefficiente e disonesto che ha falsato le comunicazione inducendo i risparmiatori ad investire nella Banca Pop di Bari. È giunto il momento per difendersi e far valere i propri diritti. I soci devono muoversi e difendersi, possono ancora farlo.”
L’avv.to De Bottis ha dichiarato che il rinvio è un’ occasione​ importante​ per​ persone (azionisti e /o obbligazionisti)​ che non sono riuscite e raccogliere per oggi la documentazione necessaria, ciò anche a causa del comportamento ostruzionistico che la banca ha di recente adottato nel consegnare la documentazione richiesta, per cui si è stati costretti a chiedere all’Autorità Giudiziaria apposito provvedimento che ordinasse alla​ banca la consegna.

Redazione

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