Il Giorno 24 Febbraio 2015, alle ore 11,30, presso la Sala Metafora del Nuovo Tribunale Napoletano, su iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ed in persona del Presidente Francesco Caia, è stata presentata l’ultima pubblicazione di Ettore Capuano: la traduzione in esametri, dal Greco Antico, della Odissea di Omero.
Sono convenuti per commentare l’opera insieme all’autore, il curatore dell’edizione per i tipi dell’ABA, Carlo G. Alvano, Silvana Capuano, Salvatore Maria Sergio e Pasquale Litterio (come moderatore).
Il Consiglio ha ritenuto l’opera del Capuano particolarmente degna di nota per la sua fedeltà alla Poiesi del Sommo Cantore greco. Abbandonato l’inadatto Endecasillabo di gusto ottocentesco, il Capuano ripropone l’armonia del verso originale, ricreando così il melodioso afflato dell’esametro omerico nell’Italiano moderno. Scelta, questa, che non soltanto favorisce l’oggettiva fruibilità del poema, e ne riorganizza correttamente la suddivisione in 24 libri nella loro estensione originaria, ma che perviene ad elevati risultati artistici perfettamente rispondenti ai crismi della modernità. La scelta dell’Esametro dona infatti al verso tradotto in Italiano un’armonia interna di straordinario vigore e di estrema naturalezza: il metro è invisibile ad occhi profani, eppure da tutti si avverte, è presente, diventa lo Spirito della Parola.
Silvana Capuano