Trieste. Ancora in atto la protesta dei lavoratori del porto di Trieste contro l’obbligatorietà della Certificazione Verde, cd. Green pass. Cresce il numero dei manifestanti in piazza Unità d’Italia. La situazione è abbastanza tranquilla e anche l’operatività del porto continua attraverso l’unico varco aperto.
Sabato è prevista a Trieste la presenza del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, il quale dovrebbe incontrare una delegazione di manifestanti. La protesta mira all’abolizione del green pass e intanto la mobilitazione continuerà attraverso il nuovo coordinamento lanciato dal portuale Puzzer.
Continua da ogni parte d’Italia la solidarietà ai manifestanti. Molte le Associazioni che denunciano le condotte adottate dal Governo per il contenimento della manifestazione di ieri. Incisivo l’appello degli Avvocati per le Libertà (APL) i quali ricordano che “la nostra Costituzione tutela la libertà di manifestare il proprio pensiero (art. 21) e la possibilità di manifestarlo in luogo pubblico (art. 17) previa semplice comunicazione ed in maniera pacifica, ritengono che, in ordine alla libera e pacifica manifestazione di protesta contro l’introduzione nel nostro paese della cd. Certificazione Verde (Green Pass) per accedere sui luoghi di lavoro che si sta tenendo a Trieste, sia in atto una repressione di tali garanzie costituzionalmente stabilite che evidenzia il clima autoritario ed intollerante instauratosi nel nostro paese in maniera sempre più crescente a seguito dell’insediamento del precedente e dell’attuale governo in carica“, ed esprimono piena “condivisione della protesta in atto e ribadendo la totale incostituzionalità del decreto legge 127/2021 entrato in vigore il 15.10.2021, invitano, ancora con più forza e determinazione, il Presidente del Consiglio ed i membri del Governo a cessare tali ingiustificate attività di repressione e a ritirare, senza alcun compromesso, qualsiasi legislazione atta ad introdurre obblighi di green-pass o di vaccinazione”.
Redazione