La famiglia e l’amicizia cause prime dell’attuale degrado umano e sociale del nostro tempo? Possibile?
Sì, se continuiamo a ritenere questi due termini dei valori assoluti e non dei contenitori di valori da riscoprire, rinegoziare, rinvigorire.
Questi i temi, ancorché assunti, dell’ultimo libro di Geo Nocchetti, “Gesù non aveva amici (e nemmeno una famiglia)”, edito da Tullio Pironti, al centro del dibattito tenutosi martedì 16 febbraio, presso il Tribunale di Napoli, Sala UIF, proposto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli in collaborazione con L’Unione Italiana Forense (UIF) – Sez. Napoli. All’incontro hanno partecipato l’avv. Armando Rossi, nuovo Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, l’avv. Marino Iannone, Presidente UIF – Sez. Napoli, il dott. Luigi Riello Procuratore Generale della Repubblica della CDA Napoli, l’avv. Francesco Caia, Componente Consiglio Nazionale Forense e Coordinatore Commissione Diritti Umani CNF, l’avv. Domenico Ciruzzi, Vicepresidente Unione Camere Penali Italiane, l’avv. Immacolata Troianiello, Presidente Comitato Pari Opportunità Napoli, il dott. Antonio Buonaiuto già Presidente CDA Napoli e l’avv. Ivana, Terracciano, Presidente Osservatorio Diritto di Famiglia Napoli.
L’evento, efficacemente moderato dall’avv. Camilla Aiello, componente dell’ Unione Regionale Ordini Forensi della Campania, ha messo in luce – attraverso le provocazioni effettuate in maniera dissacratoria e pungente all’interno del libro -, le problematiche, di grande interesse individuale e collettivo, afferenti alle trasformazioni della famiglia e dei rapporti umani sotto il duplice aspetto socio antropologico e economico giuridico. Ed in effetti, come è emerso dalle parole dello stesso autore, intervenuto all’esito delle relazioni, famiglia e amicizia risultano essere le grandi illusioni a cui l’uomo ha teso le proprie aspettative: ed invero, non è un caso, che proprio all’interno delle famiglie, siano commessi e consumati i reati più riprovevoli. Basti pensare all’abuso minorile, all’incesto, o al femminicidio per non parlare di altre interrelazioni ‘delittuose’ e percettive di danno per i componenti della stessa.
“Gesù non aveva amici (e nemmeno una famiglia)” è senza dubbio un libello provocatorio, una lente d’ingrandimento per indagare gli aspetti dell’amicizia, della famiglia e dei sentimenti affini, spogliando la realtà delle cose dal velo dell’ipocrisia che avvolge le nostre convinzioni, frutto della grande illusione prodotta dalle costruzioni sociali umane. Un libro che, probabilmente, va oltre la dicotomica differenza tra bene e male, stessi teoremi dell’umano pensare. Forse può essere utile, è meglio – sostiene l’autore – dare sfogo all’odio, ultimo baluardo di verità, onde evitare di incorrere nell’esplosione improvvisa e spesso assai pericolosa, dei sentimenti come l’invidia, la gelosia ecc., oltre alla considerazione che famiglia, amicizia o società siano solo dei contenitori o dei frutti – oggi avvelenati – perché colti da alberi malati che crescono su suoli altrettanto contaminati.
Dubbio, osservazione della realtà e analisi della stessa. Questi, quindi, gli strumenti dell’individuo consapevole che nella ‘solitudine’ – estraneazione alla massa’ ritrova il suo vero sé, punto d’arrivo e – forse – di partenza per riscoprire e rifondare valori ormai andati persi nel mare dell’omologazione.
Un libro che offre l’opportunità di nuove riflessioni in un mondo che, negli ultimi cinquant’anni, ha trasformato il modello familiare, da cardine gerarchico mononucleare in un’organizzazione democratica con eguali diritti e doveri per i suoi componenti; un mondo che, oggi, si apre a nuovi tipi di famiglie, da quella allargata alle unioni civili tra persone dello stesso sesso; un mondo che, nella propria ‘spinta rivoluzionaria’, trascina l’individualità verso la massificazione sentimentale e di pensiero, generando confusione, sfiducia e cinismo. Soprattutto nei confronti della famiglia, una certezza – oggi più che mai -, in forte crisi della quale, tuttavia, non ci possiamo disfare.
a cura di Argia di Donato