Al via la terza edizione di “Imbavagliati”, il Festival del giornalismo civile, ideato e diretto da Desireè Klain in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e il Turismo del Comune di Napoli e la Fondazione Polis della Regione Campania, che si terrà al Pan Palazzo delle Arti (Via dei Mille 60, Napoli) dal 20 al 24 settembre.
La manifestazione, che prevede quattro giorni di focus, approfondimenti e interviste, con ospiti internazionali, è prodotta anche quest’anno dall’associazione “Periferie del mondo – Periferia immaginaria”, ed è realizzata nell’ambito del “NAPOLINFEST – “Naviganti, Eroi, Poeti e Santi della Città”, progetto diretto da Luigi Necco e cofinanziato dalla Regione Campania con fondi del “Programma operativo complementare (POC) 2014 – 2020” per la rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura, e organizzato da Gabbianella club srl di Gianluigi Osteri.
Il Festival gode dell’alto patrocinio di Amnesty International Italia, del Comitato Regionale Campania per l’Unicef Onlus, della Federazione Nazionale Stampa italiana, dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, del Sindacato Unitario dei Giornalisti campani e di Articolo 21.
Il Festival si apre mercoledì 20 settembre, alle 18,00 con l’inaugurazione della mostra “Giovanni Izzo per Imbavagliati” nella sala Foyer, a cura di Stefano Renna con la collaborazione di Luca Palermo. Senza nessuna forma di tutela e sostegno di una testata giornalistica, Izzo si muove da anni attraverso il degrado sociale e ambientale di un territorio limite come Castel Volturno: “libertà” professionale che paga a caro prezzo, finendo spesso “imbavagliato” e costretto a un doloroso silenzio. Prostituzione, abusi edilizi, immigrazione clandestina, criminalità organizzata, sono immortalati nel bianco e nero di una fotografia in grado, così, di restituire tutta la drammaticità di un luogo di una fotografia in grado, così, di restituire tutta la drammaticità di un luogo dilaniato dall’illegalità diffusa.
Giornalismo, ma anche arte come strumento per preservare la memoria: il festival ospiterà “MEMORIA OLVIDADA”, l’esposizione video-fotografica di Giuseppe Klain nella sala Atrio, a cura di Pino Narducci e Désirée Klain, donata al Festival a suggello di una collaborazione avviata con l’associazione “Periferie del mondo – Periferia immaginaria”. Attraverso documenti fotografici originali ed interviste, il lavoro accende i riflettori sulla vicenda di un’intera generazione di italiani torturati, sequestrati e uccisi durante il regime dittatoriale nell’Argentina degli anni ‘70. L’indagine trae spunto dalle storie di sei ragazzi “desaparecidos”, tra cui quella della napoletana Maria Rosaria Grillo, raccontata nel libro “El minuto” del pm partenopeo Narducci. La mostra sarà l’occasione per lanciare una petizione a favore del riconoscimento di una giornata in memoria di tutte le vittime italiane della dittatura militare di Videla. Durante il vernissage, la performance live dell’artista egiziano Ammar Abo Bakr, che dedicherà un murales a Giulio Regeni, il 28enne ricercatore assassinato in Egitto. “14 per non dimenticare” è invece il nome dell’allestimento fotografico, organizzato dall’associazione “Studenti napoletani contro la camorra”, che si terrà nella sala Mehari. Gli scatti, di Greta Bartolini, raccontano i luoghi di vittime innocenti della camorra.
Interverranno: Désirée Klain (direttrice artistica di “Imbavagliati”), l’assessore Nino Daniele, Margherita Dini Ciacci (Presidente del Comitato Unicef Campania),Paolo Siani (Presidente della Fondazione Polis della Regione Campania), Ottavio Lucarelli (Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania), Claudio Silvestri (segretario del Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania), e il giornalista Luigi Necco.
Ogni incontro in programma vedrà tra i protagonisti un noto vignettista italiano, che commenterà in diretta i fatti di cronaca attraverso le sue illustrazioni. Tutti gli appuntamenti del Festival sono a ingresso gratuito.

a cura di redazione