Attraversa la strada ubriaco e drogato e viene investito: il 75 per cento della colpa è sua


Accolta la richiesta di risarcimento presentata dalla vittima nei confronti dell’automobilista. Allo stesso tempo, però, i Giudici ritengono evidente la sua grossa responsabilità per l’incidente. Nello specifico, è emerso che egli puzzava di birra, ha attraversato la strada con andamento barcollante e, dopo l’incidente, è stato appurato che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 3, ordinanza n. 29254/2018, depositata il 14.11.2018).   

Attraversare la strada in modo imprudente e in condizioni psico-fisiche precarie – cioè ubriachi e dopo aver fatto uso di droga – è una colpa. Soprattutto quando poi si viene investiti da un’automobile.
A certificarlo i Giudici della Cassazione, che hanno confermato la valutazione compiuta in Appello, laddove, analizzando un caso di investimento stradale, si era indicato il passante come responsabile per il 75 per cento, mentre il conducente era stato ritenuto responsabile solo per il 25 per cento.
Decisiva la constatazione che l’uomo centrato da un’automobile ha tenuto un comportamento per nulla sensato, attraversando in evidente stato di ubriachezza una strada poco illuminata.

Colpa. Ricostruito nei dettagli l’episodio: un uomo è stato investito da una vettura mentre stava attraversando una strada provinciale priva di illuminazione artificiale, alle 6 di un mattino di ottobre – con pochissima luce, quindi –, e ha riportato seri danni.
Consequenziale è la sua scelta di citare in giudizio l’automobilista – e la sua compagnia di assicurazioni – per ottenere un adeguato risarcimento. La domanda viene accolta e l’uomo ottiene come ristoro economico una cifra che sfiora i 130mila euro, ma, prima in Tribunale e poi in Appello, viene sancito anche il suo «prevalente concorso di colpa» per l’episodio, a fronte di una minore «colpa» dell’automobilista.
Questa visione è confermata anche in Cassazione, dove si rivelano inutili le obiezioni proposte dal legale della persona investita.
I Giudici del Palazzaccio ritengono corrette le osservazioni compiute in Appello, osservazioni che hanno condotto ad «attribuire la responsabilità dell’incidente in misura dei tre quarti» alla persona investita, lasciando all’uomo alla guida della vettura solo «un quarto» della colpa.
Decisive le parole di un testimone, che ha riferito che la persona investita «puzzava di birra e aveva attraversato la strada con andamento barcollante». Rilevante anche il fatto che, subito dopo essere stato centrato dall’automobile, l’uomo era «risultato positivo all’uso di sostanze stupefacenti».
Da non trascurare, infine, che «la vittima stava attraversando una strada provinciale priva di illuminazione artificiale e in ora buia» e quindi, concludono i giudici, «doveva usare la massima prudenza, che evidentemente non era stata osservata, proprio in condizione della sua situazione di ubriachezza».

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