
“Calcio e diritto: il rispetto delle regole nell’era del VAR” sarà il tema della tavola rotonda ospitata dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in occasione della presentazione, in anteprima nazionale, del volume “Campionato di Calcio e Stato di Diritto”(Editoriale Scientifica)a cura di Guido Clemente di San Luca, professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Si tratta diun lavoro collettaneo diun gruppo di autorevoli giuristi (dal magistrato Catello Marescaal penalista Giuliano Balbi) che analizza i più significativi profili di illegittimità nello svolgimento dell’ultimo campionato di calcio.
Il dibattito si svolgerà venerdì 23 Novembre alle ore 15.30 nell’aula magna del Suor Orsola con gli interventi di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Filippo Patroni Griffi, presidente del Consiglio di Stato, Amerigo Restucci, già Rettore dell’Università IUAV di Venezia e dello scrittore Maurizio De Giovanni, autore di numerosi libri anche di ispirazione calcistica (da “Storie azzurre” a “Il resto della settimana”).
Ad aprire la riflessione su “Calcio e diritto: il rispetto delle regole nell’era del VAR” ci saranno cinque Rettori delle Università campane: Lucio d’Alessandro,Rettore dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, Alberto Carotenuto, Rettore dell’Università degli Studidi Napoli Parthenope,Filippo De Rossi,Rettore dell’Università degli Studi del Sannio,Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Giuseppe Paolisso,Rettore dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Per discutere di “Libertà d’informazione e diritto ad essere informati nel raccontodel calcio”, che èuno dei temi specifici affrontati nel libro, ci sarà l’intervento del giornalista Paolo Chiariello, direttore di Juorno.it, che ha seguito per Sky TG 24 e Sky Sport il processo ordinario di Calciopoli.
Saranno presenti, insieme con il curatore del volume, Guido Clemente di San Luca, gli altri autori dei saggi contenuti nel libro: Giuliano Balbi, Roberto Barbieri, Claudio Botti, Vittorio Dini, Catello Maresca, Silver Mele, Francesco Pinto,Angelo Scala, Guido Trombetti, Carlo Venditti.
Presentazione del volume: le ragioni scientifiche e accademiche alla base del lavoro: l’insegnamento sulle regole uguali per tutti. Estratti dall’introduzione al volume di Guido Clemente di San Luca.
“Il fenomeno calcio ha assunto una enorme rilevanzasociale ed il suo svolgersi presenta problemi chehanno evidenti riflessi giuridici: questi vanno analizzati con serietà, anche perché rappresentano un prezioso indicatore di quel che sta accadendo in generale nella società e nelle istituzioni. Mosso dalla passione azzurra, avvertendo la frustrazione derivante dalla delusione per l’andamento dell’ultimo campionato di calcio e dalla forte sensazione che ciò non fosse avvenuto correttamente, un gruppo di studiosi ha provato ad interrogarsi, in maniera rigorosamente tecnico-scientifica, su alcune questioni di fondo che investono il contesto regolativo del gioco più bello del mondo. L’esame obiettivo e scrupoloso della morfologia delle norme delRegolamento del gioco del calcioe del Protocollo VAR, e l’analisi critica della loro applicazione, rientrano perfettamente fra i compiti istituzionali di chi studia ed insegna il diritto nelle Università, pubbliche o private che siano, alla stessa stregua di quel che concerne un qualunque altro oggetto di disciplina giuridica: dalla P.A. al mercato, dall’ambiente alla sanità, dall’industria al lavoro,dalla scuola ai beni culturali, al turismo, e così via. Il calcio ha acquisito ormai una significativa crucialità, fino al punto che il suo racconto ben può ritenersi servizio pubblico in senso oggettivo, anche perché il fenomeno investe molteplici e svariati profili di criticità dell’ordinamento generale: i principi di legalità e di separazione dei poteri, il rispetto della legge e delle sentenze, la libertà d’informazione, il diritto ad essere correttamente informati.Del resto – e veniamo alla seconda ragione della genesi del volume – oggi è sempre più difficile insegnare agli studenti di Giurisprudenza, perché avvertono nel profondo che l’applicazione delle regole è diseguale in favore dei più forti. Persino nel campionato di calcio.E rivendicano, fra gli altri, pure il diritto a un calcio ‘regolare’. I professori fanno molta fatica a convincere gli studenti che debbono conservare la fiducia nelle istituzioni, perché si sentono sempre più privati della speranza. Sono convinti che non ci sia niente da fare. Sono rassegnati ad accettare un mondo in cui il diritto si pratica effettivamente solo se fa comodo ai potenti. Vedono che pure nel calcio le regole non sono applicate in modo eguale, favorendosi i più forti senza rimedi praticabili, e finiscono per concludere che lo studio del diritto e delle istituzioni sia utile soprattutto in funzione del guadagno realizzabile, in modo, cioè, da poterlo mettere al servizio di chi paga meglio, per essere aiutato ad eludere o a violare la legge”.
Da Cagliari – Juventus al ‘celebre’ Inter – Juventus con Orsato: l’analisi scientifica di quattro partite simbolo degli errori arbitrali dell’ultimo campionato
Nel volume, tra le altre cose, viene effettuata la ricognizione delle norme regolamentari che sovrintendono al gioco (Regolamento del gioco del calcioe ProtocolloVAR), soffermandosi analiticamente sulla loro morfologia giuridica per verificare criticamente la loro concreta applicazione da parte degli arbitri, in esercizio talvolta di attività più o meno vincolata, talaltra di attività caratterizzata da discrezionalità tecnica. L’esame, facilitato da tavole esplicative comprensibili anche da chi di diritto non s’intende, dimostra la illegittimità delle decisioni scrutinate, e si conclude avanzando il dubbio sulla liceità dei comportamenti assunti da alcuni arbitri, dubbio che risulta non infondato in base alla dimostrazione della palese ed inspiegabile illegittimità delle loro scelte. Vengono specificamente analizzate quattro partite esemplari dello scorso campionato: Cagliari-Juventus(6 gennaio 2018), Fiorentina-Juventus(9 febbraio 2018), Lazio-Juventus(4 marzo 2018) e Inter-Juventus(28 aprile 2018), con la dimostrazione giuridicamente scientifica che un corretto utilizzo del VAR avrebbe potuto sovvertire l’esito di quelle partite e quindi dell’intero campionato.
Gli insegnamenti di Calciopoli e la differenza tra illegittimità ed illiceità delle decisioni arbitrali.
Clemente di San Luca conclude il suo saggio all’interno del libro spiegando che va contrastato il luogo comune secondo cui per fare affermazioni come quelle esposte nel volume ci vogliono le prove. “Non è affatto vero – spiega – perchè una cosa è rilevare i fatti illegittimi, come si è fatto nel libro, altra cosa è rinvenirne le cause. Un osservatore ‘neutrale’, studioso o giornalista, che rileva un fenomeno illegittimo ha il dovere deontologico di segnalarlo, potendo solo supporne le cause”. Spetta, poi, agli organi giurisdizionali preposti avviare le indagini sulle eventuali cause illecite di questi comprovati fatti illegittimi e “stabilire se ed eventualmente come ci sia stato dolo nel favorire la Juventus, non spetta allo studioso, ma al giudice (penale o sportivo che sia)”. Molto interessante su questo tema, la riflessione nel contributo del magistrato Catello Maresca, sugli insegnamenti, o come meglio spiega sui ‘non insegnamenti’, della vicenda Calciopoli. In conclusione secondo quanto emerge dal volume “appare intellettualmente disonesto minimizzare la disapplicazione del diritto nel calcio, giustificando la vittoria della Juventus nell’ultimo campionato con la superiorità in campo, perché se un campionato è stato oggettivamente falsato dall’applicazione illegittima delle sue regole, anche il verdetto del campo risulta alterato”.
a cura di Roberto Conte