
NAPOLI, 15 gennaio 2019. “Oggi da Napoli lanciamo il progetto Vip – Virtual Identity Protection, un centro a tutela dei dati personali di cittadini contro le truffe telematiche, la diffamazione sui social e tutto ciò che può essere lesivo per i minori. Vip si pone al servizio di cittadini, imprese e famiglie contro il cybercrime che oggi è dilagante, contro il quale moltissimi non si cautelano nell’utilizzo degli smartphone e dei pc. Ogni 20 minuti, infatti, in Italia avviene un furto o una frode telematica, la rete viene così utilizzata per procurarsi un indebito arricchimento a danno di altri. Vip si pone l’obiettivo di contrastare questo fenomeno a tutela del cittadino”. Lo ha detto Monica Mandico, avvocato del foro di Napoli e DPO, organizzatrice e ideatrice del convegno “Furto d’identità, truffe telematiche, cyberbullismo e cyberstalking”, patrocinato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e svoltosi ieri, martedì 15 gennaio presso l’Aula Girardi (Tribunale di Napoli).
“La privacy è importante, siamo bombardati dalla tecnologia e dalla vita virtuale e per tutelare i dati dei cittadini è utile mettere in piedi convegni come quello odierno” ha esordito l’avv. Sabrina Sifo, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli delegata alla Famiglia che ha aperto e moderato il dibattito, al quale hanno partecipato gli avvocati Olimpia Bolognini, Andrea Caristi, Argia Di Donato, Giovanna Iommelli e Milena Miranda con i propri interventi sul delicato e attuale problema dei “sinistri informatici“, dei relativi ed eventuali danni ad essi connessi e delle misure preventive e successive da adottare in rapporto al verificarsi dell’evento dannoso. L’incontro ha offerto interessanti spunti di riflessione ad un problema diffuso, la vastità e non conoscenza della “rete”, e verso il quale si è del tutto impreparati.
“Il fenomeno del cyberbullismo riguarda soprattutto i minori: i fenomeni di prevaricazione, offesa e violenza che avvengono all’interno della rete sono continui e sempre più insistenti. Le denunce sono poche, c’è molto sommerso: i dati raccolti ci dicono che non stiamo andando sulla buona strada, viviamo una fase di criticità”, evidenzia Elena Ferrara, già senatrice della Repubblica, promotrice e prima firmataria della Legge 71/17 “Disposizione a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.
Il tentativo è provare a comunicare in maniera differente con i giovani: “Sarebbe importante che noi adulti avessimo una visione non adultocentrica del benessere del bambino – ha affermato Giuseppe Scialla, Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Campania – imparando a guardare attraverso i loro occhi e quindi avendo quelle capacità per tutelarli meglio e fronteggiare le difficoltà e le inquietudini che possono emergere nelle loro relazioni”.
“Da sempre siamo dalla parte dei bambini e sensibili alle problematiche dei minori. Abbiamo di recente sottoscritto un protocollo d’intesa con i responsabili della Polizia postale proprio per creare una sinergia positiva a tutela dei minori vittime di reati in rete”, afferma l’avv. Cecilia Gargiulo, presidente della Commissione del diritto dei minori del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.
Tra i tanti interventi liberi l’avv. Federica Mariottino, presidente dell’associazione “31 salva tutti”, rimarca “Il nostro ente si occupa dello “sballo” a tutti i costi, quello prodromico al divertimento che riguarda giovani e giovanissimi dai 12 ai 24 anni. Un fenomeno legato al fatto che i ragazzi hanno nel loro smartphone il mondo e non lo sanno gestire, e che è connesso anche alla solitudine familiare”.
Tra le testimonianze sul furto d’identità, quella del dott. Titone, vittima di uso illecito dei dati e creazioni di profili falsi a suo danno.
a cura di Redazione