
I social media sono ormai parte integrante della quotidianità di tutti noi, specie dei ragazzini e degli adolescenti. Milioni di visualizzazioni video e interazione da social ogni ora, centinaia e centinaia le opportunità di intrattenimento virtuale: un recentissimo studio, pubblicato dai ricercatori dal Sainte-Justine Hospital di Montreal, ha evidenziato la stretta connessione e corrispondenza tra depressione e utilizzo dei social.
Sembrerebbe infatti che i sintomi depressivi, manifestati specialmente dai ragazzi e dagli adolescenti, auementino con l’aumentare del tempo trascorso innanzi a schermi, piattaforme di intrattenimento virtuale, giochi online playstation e varie. Social e TV giocherebbero quindi un ruolo determinante nello sviluppo della depressione e dei disturbi psichici.

Di diverso impatto i videogames, che secondo altri ricercatori statunitensi, sarebbero solo meri strumenti di “divagazione e ricreazione” mentale, e ciò senza considerare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto il gaming desorder, (ovvero la dipendenza dai videogiochi) una vera e propria patologia.
In costante aumento, inoltre, il numero di giovani che si riducono in stato di progressivo isolamento sociale per rimanere attaccati a consolle, pc, smartphone e tablet. Resta inteso che social e intrattenimenti ludici virtuali non sono la sola causa della depressione adolescenziale, determinante resta ancora il ruolo della famiglia e degli educatori. Stare di più con i propri ragazzi (figli e allievi), e stare in termini di qualità, può solo aiutare i giovani che necessitano di costante confronto con il mondo degli adulti così lontano dal proprio. Ascoltare di più e parlare di meno, può essere un buon consiglio.
a cura di #Oscar