Palazzo di Giustizia di Napoli. Interessante il dibattito svoltosi questo lunedì 20 gennaio al Tribunale di Napoli organizzato dall’associazione Movimento Forense e patrocinato dal Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Napoli intitolato provocatoriamente “Il Caso Italia al Parlamento Europeo. Libertà e Diritti calpestati nel paese di Cesare Beccaria e Gaetano Filangieri“.
L’idea del dibattito nasce dall’esigenza di portare alla luce l’evidente deriva giustizialista che negli ultimi anni interessa il nostro paese. Oltre le pesanti dichiarazioni di esponenti della magistratura (vedi Davigo), a peggiorare la situazione è la condizione dell’avvocatura frammentata e divisa, incapace nell’aver saputo offrire il contributo effettivo per una inversione di rotta. Argomenti delicati e stravolti dal populismo giudiziario.
L’incontro che ha visto gli interventi dell’avv. Antonio Tafuri, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, dell’avv. Giuseppe Brandi, Presidente Movimento Forense – Napoli, con l’introduzione dell’avv. Hillary Sedu, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e dell’avv. Alessandro Gargiulo, Segretario Movimento Forense – Napoli, con le provocazioni dell’avv. Massimiliano Cesali, Presidente del Movimento Forense, dell’avv. Vincenzo Improta, Delegato Cultura Forense del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, dell’avv. Roberto De Masi del Foro di Napoli, dell’avv. Ermanno Carnevale, Presidente della Camera Penale di Napoli e del prof. avv. Elio Palombi del Foro di Napoli, ha proposto l’elaborazione di un libro bianco, una sorta di documento di autodenuncia alle Istituzioni Europee della vicenda italiana.




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