La Grecia si apre al futuro. Per la prima volta, un presidente della Repubblica donna

Atene. Il Parlamento di Atene ha eletto questa mattina Katerina Sakellaropoulou come nuova presidente della Repubblica greca, con il voto favorevole di 261 parlamentari su 300 seggi in totale. Una scelta che pone il paese, culla della cultura e della filosofia occidentale, in una posizione di rilevo nel panorama europeo.
Come affermato dal primo ministro Kyriakos Mitsotakis a inizio mese, presentando il nome di Sakellaropoulou per il voto parlamentare, «È giunto il momento per la Grecia di aprirsi al futuro»: a sostenere la nomina di Sakellaropoulou sono stati i deputati del partito governativo Nuova democrazia (Nd) e quelli di due grandi partiti dell’opposizione, Syriza e Movimento per il cambiamento (Kinal).

Un’elezione che segna un passaggio importante per la Grecia, dato lo scarso numero di presenza femminile ai vertici politici, storicamente sempre basso.
Katerina Sakellaropoulou, nasce a Salonicco nel 1956 studia giurisprudenza e a metà degli anni 80 è ammessa al Consiglio di Stato e promossa consigliera nel 2000. Nell’ottobre del 2015 è stata nominata vicepresidente e dall’ottobre 2018 ha assunto la carica di presidente del Consiglio stesso, per la sua sensibilità in tema di libertà civili, diritti delle minoranze e dei rifugiati. Ha rivestito anche cariche apicali nell’Associazione dei magistrati del Consiglio di Stato. La presidenza di Sakellaropoulou inizierà ufficialmente il 13 marzo 2020 quando scadrà il mandato dell’attuale capo dello Stato Prokopis Pavlopoulos, politico conservatore e accademico di lungo corso di 69 anni.
redazione