
La situazione di emergenza che sta vivendo il nostro Paese ha investito moltissime famiglie e imprese di tutte le dimensioni. Le misure di contenimento adottate dal Governo hanno provocato una immediata interruzione di numerose attività, definite “non essenziali”, e con esse il cash flow (liquidità) necessario a garantire la sopravvivenza di famiglie e imprese. Il dramma appare ancora maggiormente pervasivo poiché è causato da una pandemia che coinvolge tutte le iniziative economiche a livello globale ed i cui effetti dirompenti cominceranno a manifestarsi presto nelle aule dei tribunali.
Le misure sin qui annunciate dal Governo sembrano puntare ad una moratoria delle scadenze che, probabilmente, spostano più in là il problema poiché nessuna previsione sembra ipotizzabile per il prossimo futuro.
È innegabile che la situazione di emergenza, definibile di eccezionale gravità, impone un auspicabile intervento del legislatore e, nelle more, una interpretazione estensiva della normativa vigente in sede giudiziaria.
Ciò si rende necessario al fine di scongiurare uno sciame di procedure monitorie, esecutive e fallimentari per un numero indefinibile di imprese e famiglie.
E proprio sulle procedure di sovraindebitamento sia nella fase genetica che nella fase funzionale si discuterà giovedì 9 aprile, a partire dalle h. 17:30 in occasione del Convegno “Sovraindebitamento e Covid-19” in diretta streaming sulla piattaforma Microsoft Teams organizzato dall’Associazione Centro Tutele consumatori e imprese.
L’incontro, introdotto e moderato dall’Avv. Luigi Benigno (Segr. Gen. Associazione C.T.C.I.), prevede gli interventi dell’Avv. Monica Mandico (Presidente Associazione C.T.C.I.) e del dott. Nicola Graziano (Giudice delegato presso la sezione fallimentare del Tribunale di Napoli).
La partecipazione è gratuita.
Redazione