Muore Aldo Masullo. Napoli piange una delle sue anime più straordinarie


Aldo Masullo

È morto ieri Aldo Masullo, filosofo e politico, una delle più grandi anime che la nostra contemporaneità abbia vissuto e punto di riferimento importante per la cultura partenopea. Nato ad Avellino, nel 2018 era stato insignito della cittadinanza onoraria di Napoli ed era professore emerito di Filosofia morale nell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in precedenza era stato professore di Filosofia teoretica.
È stato deputato, candidato come indipendente nelle liste del Pci, senatore e parlamentare europeo.
È stato Direttore all’inizio degli anni Ottanta, del Dipartimento di Studi Filosofici dell’Università di Napoli, intitolato ad Antonio Aliotta e ha animato con Gerardo Marotta e Antonio Iannello, le “Assise di Palazzo Marigliano”, movimento nato contro l’idea di un piano regolatore, poi naufragato, legato alla città di Napoli, che prevedeva tra l’altro la necessità di abbattere e poi risanare i Quartieri spagnoli.
È stato componente della Commissione di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi e, come negli anni Settanta, della Commissione per l’Istruzione pubblica e i beni culturali. È stato insignito della medaglia d’oro del Ministero per la Pubblica Istruzione. Il ministro per gli Affari regionali, Enzo Amendola, ha ricordato Masullo come “un intellettuale brillante e coraggioso”.
Un intellettuale di grande profilo etico e morale, un pensatore di straordinaria profondità ed intelligenza. Un astro tra gli astri del pensiero umano più illustre.
La redazione del nostro giornale lo ricorderà sempre per tutto quanto ha potuto trasmettere in termini di grazia, di conoscenza e di sensibilità.

La Redazione

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