Al Ministero della Giustizia la casta pentastellata non molla e continuerà a fare danni


di Marcello Lala

Avv. Marcello Lala del Foro di Napoli

Si faceva un gran parlare della casta appena qualche anno fa.
Ma la casta la interpretano loro nella peggiore versione possibile.
Credo che – anzi ne sono certo – il Ministro Alfonso Bonafede, oltre ad ergersi paladino della neocasta pentastellata rappresentando l’emblema di tutto quello che proprio il suo Movimento diceva di non essere, sia il peggior Ministro della Giustizia nella storia repubblicana.
Fofò Dj (questo era il soprannome prima che diventasse Ministro) non solo ha contribuito ad affossare una categoria che già da anni, e soprattutto al sud, viveva una condizione a dir poco di disagio ma ne ha anche mortificato il ruolo. Complice la sua totale vicinanza alle teorie della Magistratura manettara fatta dai Piercamillo D’Avigo di turno ovvero dai teorizzatori del principio di colpevolezza ma anche di una totale incompetenza ed ignoranza di quelle che sono le esigenze pratiche del sistema giustizia in Italia.

Ci saremmo aspettati una parola quando c’è stata la protesta anzi la rivolta nei carceri italiani ad inizio pandemia ma niente.
Ci saremmo aspettati prese di posizione sulla vicenda delle carceri italiane ed il collasso di questo sistema ormai sotto gli occhi di tutti ma niente.
Ora ci aspettavamo qualche provvedimento sulla scarcerazione di alcuni boss mafiosi come Pasquale Zagaria, scarcerazione causata dalla inefficienza del DAP o meglio dalla sua negligenza (a capo del DAP un magistrato amico dei cinquestelle proveniente dalla Basilicata Francesco Battistini) ma niente di niente.
Per non parlare della categoria degli avvocati abbandonata al suo destino difronte alla più grande crisi dal dopo guerra ad oggi. Studi chiusi, mancati introiti e nessuna tutela, proprio come a “dire bene”: questo è il momento che finite di rompere e che vi affossiate definitivamente.
Un ministro di questo livello di incompetenza non si era mai visto, ripeto, nella storia repubblicana e credo davvero che se c’è qualcuno che si debba dimettere alla fine di questa storia sia proprio lui. Ma siccome lui fa parte della casta non si dimetterà ed Alfonso Bonafede continuerà a guardarci dalla tv con il suo bel sorriso a 32 denti per dire alla marchese del grillo “io sono io e voi non siete un c…”.

Marcello Lala

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