Il Momento della Natura

“TIME FOR NATURE – È il momento per la natura“: questo il motto della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2020 che si celebra oggi 5 giugno. La festività (istituita nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la prima edizione della Giornata Mondiale dell’Ambiente fu celebrata il 5 giugno del 1974 con lo slogan Only one Earth) è volta alla sensibilizzazione dei popoli alla tutela ambientale, ai cambiamenti climatici e all’uso equilibrato e razionale delle risorse naturali del nostro pianeta.
Tutte le Nazioni sono chiamate a riflettere sull’importanza della tutela dell’ambiente e sono tenute a rispondere della protezione della biodiversità. Ed è proprio alla biodiversità -, la base che sostiene tutta la vita “sulla terra e sott’acqua” e riguarda “ogni aspetto della salute umana”, fornendo aria e acqua pulita, cibi nutrienti, conoscenze scientifiche e fonti di medicina, resistenza naturale alle malattie e mitigazione dei cambiamenti climatici. La modifica o la rimozione di un elemento di questa rete influisce sull’intero sistema di vita e può produrre conseguenze negative – che è dedicata l’edizione di quest’anno. “This year, the theme is biodiversity – a concern that is both urgent and existential. Recent events, from bushfires in Brazil, the United States, and Australia to locust infestations across East Africa – and now, a global disease pandemic – demonstrate the interdependence of humans and the webs of life, in which they exist.
But, do we really know its importance? Maybe our biodiversity trivial will help.” (Quest’anno il tema è la biodiversità – una preoccupazione sia urgente che esistenziale. Eventi recenti, dagli incendi boschivi in Brasile, negli Stati Uniti e in Australia alle infestazioni di locuste in tutta l’Africa orientale – e ora, una pandemia globale di malattie – dimostrano l’interdipendenza tra gli esseri umani e le reti della vita, in cui esistono. Ma conosciamo davvero la sua importanza? Forse la nostra biodiversità banale aiuterà.) (ONU)

Ed è proprio di questi giorni, la notizia proveniente da un piccolo villaggio dell’India dell’uccisione di un’elefantessa che, alla ricerca di cibo, si è nutrita di un’ananas ripiena di petardi (probabilmente messa lì da alcuni contadini per tenere lontani i cinghiali dai campi). L’animale, gravido, è morto fra atroci sofferenze. Le immagini dell’evento, testimone di un’umanità cinica e violenta, hanno scosso l’opinione mondiale, la notizia è impazzata su tutti social destando sgomento e sdegno.
Redazione