di Francesco Mario Passaro
‘Voleva renderlo più bello‘, così ha scritto sui social la zia di un bambino che nel ragusano ha tagliato le orecchie a un cane.
La zia di uno dei bambini, che il 17 aprile 2021, ha tagliato le orecchie a un cane randagio, ha dichiarato: ‘Voleva renderlo più bello.’ Torna così a far discutere la storia del cucciolo mutilato da alcuni ragazzini tra i 9 e i 10 anni nel ragusano, ad Acate. Sui social, come riportato dal Messaggero, sono partite le polemiche da parte dei familiari dei bambini che hanno tagliato le orecchie al cucciolo. Nel dettaglio, le polemiche sono partite proprio dalla zia di uno dei bambini, la quale ha scritto un post su un social, spiegando che il nipotino “non voleva ammazzare il cucciolo. Si tratta di un bambino che desiderava rendere il cane più bello.” Una scusante che non è assolutamente piaciuta ai numerosi utenti, i quali l’hanno attaccata, inducendola a cancellare il post in cui rappresentava la giustificazione.

Riccardo Zingaro, responsabile Oipa di Ragusa, ha riferito al Messaggero che quanto successo al cagnolino evidenzia ‘un degrado sociale e una mancanza di cultura‘ presenti in alcune zone del ragusano, ‘dove mancano le istituzioni.’ Intanto, il cagnolino, al quale sono state mozzate le orecchie, ribattezzato Leone, dopo le cure del veterinario del centro Oipa, sta bene. Al cucciolo, inoltre, è stato evitato il canile, poiché disposto l’affido giudiziario presso una donna, volontaria ad accogliere il bastardino.
Diverse sono state le ipotesi avanzate nei giorni scorsi sui quotidiani, nonché sui social. Sarebbe stato probabilmente un passatempo ovvero un gioco per i bambini tagliare le orecchie al cucciolo. Soltanto grazie all’intervento di un giovane, il cagnolino è stato salvato e i ragazzini, con un’età non superiore ai dieci anni, sono stati identificati.
I bambini, secondo una prima ricostruzione di Ragusa Oggi, un quotidiano locale, stavano giocavano nei pressi di un rione popolare di Acate, nel ragusano. Decidevano così di prendere di mira il cagnolino randagio e di mozzargli le orecchie con forbici e coltelli. Per fortuna un giovane, che si trovava in zona proprio in quell’istante, si rendeva conto di ciò che stava accadendo e subito chiamava i soccorsi. Il cagnolino veniva portato da un veterinario e i ragazzini venivano a loro volta identificati e segnalati agli assistenti sociali.
Francesco Mario Passaro