La violenza ha varie forme, aspetti e manifestazioni. Ed invero, si può parlare di violenza ogni volta che un individuo prevarica un altro individuo con prepotenza. Credo fermamente che la violenza, e non solo quella di genere, si possa contrastare con una presa di coscienza reale che abbia le sue radici profonde in una “cultura” differente, fondata sul rispetto della differenza e sul principio dell’accoglienza delle difficoltà altrui. Solo cambiando modo di guardare alla realtà, potremmo davvero cambiare dentro di noi.

Il mio pensiero costante quotidiano è alle donne che ogni giorno, in ogni parte del nostro mondo, vivono episodi di violenza, di qualsiasi tipo, fisica, emotiva, psicologica. Il mio appello è rivolto ai bambini e alle bambine del nostro tempo, affinchè riescano dove noi abbiamo fallito e che siano interpreti reali del cambiamento di un’umanità che giorno dopo giorno acquista un pezzettino di consapevolezza. Che le nuove generazioni siano testimoni di una Società umana più giusta e più saggia.
Per le donne dell’Iran

“Rendo la mia ciocca
a Te sorella
affinché il taglio
possa ricucire la ferita.”
Sono vicina alle madri,
alle figlie, alle mogli
alle sorelle, alle concubine,
alle bambine dell’Iran.
Sono con te sorella mia.
Ogni istante della mia vita è anche per te.
Ogni mio respiro, mia parola e ogni mio canto è per te.
Perché, sorella mia, ogni donna dovrebbe avere l’opportunità di autodeterminarsi.
Senza imposizione e restrizione alcuna.
Ed essere libera.
Ma io conosco la tua forza sorella mia.
Tu di là ed io di qua.
E ti vedo,
Piango con te,
Sogno con te.
Forza sorella.
Io sono qui.
Con tutto il mio amore.
Argia di Donato